Attività aerobica o anaerobica: cosa cambia?

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Updated: Aprile 8, 2020

In questo approfondimento trattiamo la differenza tra il concetto di attività aerobica e attività anaerobica: queste due parole fanno riferimento a diversi metodi per produrre energia muscolare durante l’attività fisica e quindi sono molto importanti per coloro che si allenano con regolarità e impegno.

La prima cosa da evidenziare è che con il termine aerobico indichiamo una attività che si svolge in presenza di ossigeno e ciò significa che l’energia è prodotta in modo aerobico finché è sufficiente l’ossigeno muscolare fornito attraverso il sistema cardiovascolare. Quindi più siamo allenati dal punto di vista aerobico e maggiori sono le capacità nel trasporto dell’ossigeno.

I nostri muscoli producono energia anche quando il sistema cardiovascolare non fornisce sufficiente ossigeno alle fibre e quindi in questo modo l’energia viene prodotta senza ossigeno ossia in modo anaerobico.

Differenze tra i due metabolismi energetici

L’altra differenza importante è che il metabolismo anaerobico dura per periodi molto brevi tra 0 e 20 secondi e non si verifica la produzione di acido lattico; nel metabolismo anaerobico lattacido i tempi variano da 20 minuti fino a 2 minuti e mezzo con produzione di acido lattico. Il metabolismo tipicamente aerobico riguarda tempi lunghi da 2 minuti e mezzo in su per raggiungere il suo massimo dopo i 20 minuti. Per questo motivo gli esercizi che vengono consigliati in palestra a chi vuole dimagrire eccedono tale arco di tempo al fine di innescare un maggiore utilizzo dei grassi a scopo energetico.

Il sistema anaerobico è il principale fornitore di energia durante gli allenamenti finalizzati alla forza (a tale scopo ti consigliamo un prodotto contentente Tribulus terrestris come Fit Tribu); durante le fasi di riposo e gli sforzi moderati la muscolatura lavora in modo aerobico mentre quando si lavora tra il 50 e il 85% della propria capacità massima, allora l’attività diventa progressivamente anaerobica perché i muscoli non riescono a usare ossigeno a sufficienza.

Se il tuo obiettivo è dimagrire sfrutta l’allenamento aerobico

Il sistema anaerobico lattacido funziona attraverso il glucosio e produce acido lattico, una sostanza che genera bruciore e precoce affaticamento. Anche il metabolismo aerobico sfrutta il glucosio ma brucia anche il grasso immagazzinato nel corpo che viene espulso nel sangue e trasferito ai muscoli dove in presenza di ossigeno viene bruciato insieme al glucosio per fornire energia. Il grasso può essere bruciato solo a livello aerobico ma quello che più conta è che le molecole di scarto non portano ad un precoce affaticamento.

Se quindi hai l’obiettivo di diminuire i tessuti grassi allora è necessario allenarsi in maniera aerobica per bruciare più calorie. Se si raggiunge la fase anaerobica allora la presenza di l’acido lattico produrrà un progressivo affaticamento obbligando a interrompere l’allenamento.

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Come riconoscere il passaggio al metabolismo anaerobico

Per riconoscere la soglia anaerobica possiamo utilizzare alcuni parametri indicativi come la mancanza di fiato e l’inizio del bruciore muscolare o un affaticamento precoce. Qualsiasi attività aerobica può essere eseguita anche a un ritmo anaerobico, dal nuoto alla camminata, dalla bici alla corsa. L’allenamento a intervalli genera secondo molti esperti la condizione migliore per allenarsi a cicli, sviluppando un elevato livello di forma dal punto di vista cardiovascolare sempre presupponendo una durata di esercizio dai 20 ai 30 minuti.

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