Miti alimentari sui grassi: sfatiamone alcuni

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Updated: Luglio 22, 2020

I grassi alimentari sono probabilmente il nutriente più demonizzato in assoluto e sfortunatamente molti specialisti ma anche fanatici della forma fisica non hanno letto o considerato le ultime ricerche scientifiche sull’argomento.

È vero che i grassi fanno ingrassare?

Quello che determina l’aumento del grasso è l’eccesso calorico in primo luogo e quindi qualsiasi nutriente dalle proteine ai carboidrati fino agli stessi grassi, assunti in eccesso, favoriscono il grasso. Certo è anche vero che un grammo di grassi apporta 9 kcal, circa il doppio rispetto a proteine e carboidrati. quindi che può essere più facile eccedere con l’apporto di calorie se si consumano più grassi.

Essi inoltre durante i processi di assimilazione hanno un effetto termodinamico pressoché nullo perché vengono assimilati senza spesa energetica e accumulati come tessuto adiposo. Tuttavia è sbagliato sostenere che i grassi in assoluto facciano ingrassare perché seguendo una dieta che privilegia i carboidrati a scapito dei grassi i carboidrati verranno assorbiti rapidamente perché non ci saranno abbastanza grassi a rallentarne il transito e quindi i livelli di insulina più elevati favoriranno l’accumulo di tessuto adiposo. Inoltre gli acidi grassi dei vegetali e dei prodotti ittici migliorano la sensibilità insulinica a scapito dell’accumulo di grasso e hanno una capacità saziante molto superiore.

E’ vero che i grassi fanno male?

I grassi saturi e il colesterolo hanno un effetto negativo sul nostro sistema cardiovascolare e possono essere annoverati tra le cause di alcune malattie degenerative. Tuttavia i grassi insaturi hanno un effetto positivo e quindi bisognerebbe privilegiare nella nostra dieta questi ultimi grassi senza cadere nell’errore di eliminare completamente gli altri che svolgono comunque funzioni importanti per il nostro benessere, in qualità ad esempio di precursori per gli ormoni sessuali, vitamine come la vitamina D (qui un integratore di D3 Blu Pharma, D 5000 Vitamin D3 da 120 compresse) e i sali biliari. Gli acidi grassi contenuti nell’olio di oliva e nel burro di arachidi generano un effetto che va a ridurre il colesterolo mentre gli acidi grassi insaturi omega sono indispensabili per l’assorbimento delle vitamine e la permeabilità delle membrane cellulari. Il nostro corpo non può produrre questi grassi da soli e quindi è fondamentale introdurli con il cibo: la percentuale di grassi nell’apporto calorico totale dovrebbe mantenersi tra il 20 e il 30%. Prova a tale proposito Ultra Omega 3 della Now Foods, basta assumerne due capsule al giorno con acqua oppure Animal Omega della Universal Nutrition che contiene anche una dose di carnitina.

Gli atleti devono mangiare pochi grassi?

Diete che prevedono un basso apporto di grassi al di sotto del 20% rispetto alle calorie totali diminuiscono i livelli ormonali di testosterone e questo non è un aspetto assolutamente positivo per gli atleti che hanno bisogno del testosterone per generare più forza e recuperare, contrastando il catabolismo degli intensi allenamenti. Inoltre nel caso di uno sportivo allenato, i grassi rappresentano la fonte energetica primaria negli sforzi aerobici ed è per questo che gli atleti impegnati in discipline come le maratone seguono diete ricche di lipidi nel mese precedente all’evento agonistico mettendo il corpo nelle condizioni di ottimizzare il consumo di grassi e risparmiare glicogeno per salvaguardare la prestazione atletica.

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